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Comunicato Altrocioccolato

All’attenzione dell’Ass. Umbria Equa e Solidale (UES) e agli organizzatori di Altrocioccolato L’associazione Terra Fuori Mercato (TFM) ha preso atto della presenza di Genuino Clandestino (GC), associazione di movimento nazionale, tramite i materiali promozionali di Altrocioccolato. In realtà, a differenza degli scorsi anni, non c’è stato alcun incontro con l’associazione Terra Fuori Mercato – referente locale di GC – e nessuna proposta che potesse essere riportata e discussa in assemblea. Come dovrebbe essere chiaro a UES, la presenza di alcuni singoli produttori non corrisponde alla presenza dell’ass. TFM che non è stata ufficialmente coinvolta; riteniamo dunque inopportuno  e grave l’utilizzo e il riferimento a GC senza un’effettiva e previa richiesta/comunicazione/coinvolgimento.   Sarà nostra cura comunicarlo a GC e nelle sedi opportune. TFM fa anche presente che: – essendo in rete e rappresentanti sul territorio di GC – occupandosi nella propria quotidianità e perseguendo obiettivi quali: Terra come Bene Comune e Cibo ritiene di rappresentare un interlocutore altamente interessato e con esperienze significative da mettere in campo e da condividere per cui dichiara il proprio interesse e alta motivazione a sedersi attorno a tavoli in cui si affrontino tali tematiche mantenendo una modalità di base diretta di coinvolgimento e partecipazione. Associazione Terra Fuori Mercato Source: Genuino...

# EXPO fa MALE

Source: Genuino Clandestino

24-25-26 Ottobre: Incontro nazionale – Pesaro

  PROGRAMMA DEFINITIVO Venerdì 24 ottobre – CSA Oltrefrontiera (via Leoncavallo, 15) dalle ore 15 – Accoglienza ore 17 – Tavolo di confronto sui temi legati all’apicoltura ore 20 – Cena sociale ore 21.30 – Proiezione in prima visione di “La zappa sui piedi”, video itinerante di narrazione e musica su api, pesticidi e agricoltura. Di Andrea Pierdicca e Enzo Monteverde (“Cantico delle Api”). _ al CSA saranno disponibili le relazioni iniziali dei vari tavoli tematici e verranno appesi dei cartelloni per potersi iscrivere _ Sabato 25 ottobre – ex-Cubo/giardino di palazzo Ricci (via Sabbatini) ore 9 – Inizio dei TAVOLI TEMATICI presso i locali dell’ex-Cubo ed altri spazi adiacenti. 1. Sistemi di Garanzia partecipata 2. TerrABC: Accesso alla terra – terre demaniali, usi civici e l’esperienza di Mondeggi 3. Costruire Comunità: migliorare le sinergie e costruire pratiche comuni nelle lotte contadine e cittadine 4. NoExpo: proposte e iniziative prima e durante Expo 5. Il cibo in movimento: cucine popolari e cultura del cibo nei movimenti 6. Lavoro precario e intermediazione di manodopera nelle campagne e oltre 7. Decolonizziamo il nostro immaginario sul denaro (laboratorio esperienziale a cura di MAG6) ore 13 – Pranzo in giardino ore 14:30 – Ripresa TAVOLI TEMATICI 1. Sistemi di Garanzia partecipata 2.3.4. TerrABC: programmazione di un’agenda di lotte 5. Il cibo in movimento: cucine popolari e cultura del cibo nei movimenti 6. Lavoro precario e intermediazione di manodopera nelle campagne e oltre   7. Strumenti monetari e non monetari per ridurre la nostra dipendenza dal denaro ore 17 – Chiusura tavoli tematici e elaborazione proposte per la plenaria ore 18 – Assemblea plenaria del movimento Genuino Clandestino ore 20 – Cena sociale ore 21.30 – Concerto LosKitanos (musica balcanica) _tutto il giorno: area gioco a cura di Caimercati, librerie autogestite, banchetti informativi, accompagnamento sonoro con Bob alla consolle_ Domenica 26 ottobre – piazza del Conservatorio/giardino di palazzo Ricci (via Sabbatini) dalle ore 9 in poi – MOSTRA MERCATO delle resistenze contadine e delle autoproduzioni Concerto itinerante Vagabanda musica popolare partenopea e canzone disturbativa Contributi artistici, musica e allestimenti circensi a cura di Circo Paniko e Viktoria Varga _degustazioni di strada tra i banchi del mercato e declamazioni pubbliche di presentazione delle campagne di Genuino Clandestino _ ore 10 – presentazione di contact improvisation/autodeterminazione corporea ore 14– presentazione della “Pedagogia della Lumaca” e laboratorio per bambini a cura del progetto Lucignolo @giardino di palazzo Ricci ore 16.30 – Spettacolo teatrale per bambini “Il maiale e l’aiuto chef” di Ultimo teatro @giardino di palazzo Ricci ore 16.30– Dibattito pubblico “da EXPO a F.I.CO. – affamare il pianeta, energia per le lobbies” con Rete Attitudine No-Expo (Milano), La foglia di F.I.CO. (Bologna), Lavoratori Eataly in lotta (Firenze) @ex-Cubo ore 18.30 – Concerto del trio Uzza-zà (musiche dal mondo per violino/pianoforte/contrabbasso) dalle ore 20.00 – Cena conviviale in giardino dalle ore 21 – Scambi tra produttori e smontaggio mercato _tutto il giorno: area gioco a cura di Caimercati, librerie autogestite, banchetti informativi, accompagnamento sonoro con Bob alla consolle_ Adesioni e ospitalità Iscrizioni banchi-partecipazioni per produttori/partecipanti all’incontro nazionale di Pesaro: Abbiamo prorogato il termine per raccogliere le “partecipazioni”. Vi chiediamo di comunicare ENTRO DOMENICA 19 OTTOBRE le seguenti informazioni ai contatti di riferimento per aiutarci a organizzare al meglio mercato e ospitalità. 1) SE NON SI PARTECIPA AL MERCATO, SCRIVERE A DIANA (diana.serrazanetti@gmail.com): – giorno dell’arrivo previsto (venerdì24/sabato25) – quanti siete e di quale tipo di ospitalità avete bisogno (parcheggio camper/ospitalità con bambini/altro) – contatti (nome e numero di telefono) 2) SE PARTECIPATE AL MERCATO DI DOMENICA 26, CONTATTE TOMMASO (corbecco@alice.it; 3208581985) – di quanto spazio necessitate (metri banco/se usate un gazebo/altro) – TARGA del mezzo per carico/scarico in centro storico – ovviamente se arrivate venerdì o sabato comunicate anche le info riguardo l’ospitalità Informazioni riguardo il pernottamento durante l’incontro nazionale a Pesaro: -PER I PIÙ AVVENTUROSI: sacco a pelo dentro il centro sociale autogestito Oltrefrontiera di Pesaro o in tenda nel giardino (via Leoncavallo15, Villa San Martino, Pesaro; 15 minuti a piedi dal centro storico). -PER I CAMPERIZZATI: a circa 100 metri dal centro sociale c’è un comodo parcheggio dove poter sostare. -PER CHI VUOLE UN BUON LETTO CALDO CONTATTARE*: 1) Dalhia per ospitalità a casa dei produttori Oltremercato – 3478130114 2) Hotel Principe, viale Trieste 180, Pesaro, 10 euro a persona a notte con caffè (15 minuti a piedi dal centro storico). Per prenotare bisogna chiamare Elisa 3470837998. La prenotazione è obbligatoria e per la convenzione bisogna presentarsi come genuini clandestini. Per chi ha la possibilità portarsi sacco a pelo. 3) https://www.couchsurfing.org/ potete consultare questo sito per trovare ospitalità gratuita nelle vicinanze dell’evento. Iscriversi è gratuito e non è necessario contraccambiare l’ospitalità ricevuta. È necessario però mandare più di una richiesta il prima possibile perchè non tutti saranno disponibili per quel fine settimana. È anche un ottimo strumento per pubblicizzare l’evento direttamente  *per chi è in mailing list Genuino Clandestino: i contatti girati in mail, che qui sono stati tagliati per ragioni pratiche, rimangono ancora validi. Source: Genuino...

GRANDI OPERE E MEGAEVENTI: LIBERIAMOCENE |11-12OTTOBRE2014 MILANO

Le cronache e le inchieste delle ultime settimane hanno rivelato un quadro di corruzione e malaffare che lega tra loro mega-eventi e grandi opere, da Expo al TAV, passando per Mose e la ricostruzione post sisma de L’Aquila. Le lotte territoriali e i movimenti non hanno avuto bisogno dei tribunali per svelare questo legame, da anni denunciamo che dietro questi grandi progetti che devastano i territori che attraversano e drenano risorse dalle casse dello Stato, esiste un filo comune di logiche e soggetti che speculano e guadagnano. Nonostante le evidenze, la macchina va avanti, ineluttabile destino che prescinde dalla volontà politica. Ed ecco come per magia che spuntano commissari speciali e leggi ad hoc, mentre qualche testa salta. Ma come sempre l’incantesimo svanisce e tutto torna come prima, criminalizzazione e repressione delle lotte comprese. Milano, proiettata verso Expo2015, è l’esempio di questo. L’impotenza del supercommissario Cantone e del sindaco Pisapia di fronte a quanto accade sono segnali chiari: i lavori della via d’acqua ancora appaltati alla corrotta Maltauro sono pronti a ripartire nelle periferie ovest di Milano e stanno scatenando le nuove reazioni dei comitati No Canal. Proteste e blocchi contrastano la costruzioni di nuove inutili autostrade e superstrade previste per Expo, secondo un modello di mobilità che ha già consumato milioni di mq di aree agricole e parchi di cintura attorno a Milano e che sembra non avere fine. Le migliaia di posti di lavoro promessi si sono tradotti per lo più in stage sotto pagati e volontariato, ossia lavoro a gratis, sfruttamento. Con sempre più decisione, però, cresce nel mondo del lavoro precario, esterno e interno, alla confederazione Cgil-Cisl-Uil e nel mondo studentesco l’opposizione agli accordi su volontariato e lavoro, firmati tra i sindacati ed Expo Spa. In una Milano sempre più da consumare e meno da vivere, vengono sgomberati a colpi di manganelli spazi occupati della città e abitazioni, esperienze di autogestione e riappropriazione nate per soddisfare quei bisogni che una città abbandonata a pavidi imprenditori non considera degni e a cui risponde con la repressione e l’immaginario della città vetrina (Eataly, Porta Vittoria, Expo). Allo stesso modo i megaeventi diventano i canali comunicativi favoriti per riaffermare la dicotomia di genere, funzionale ad un sistema di crisi. Si normalizzano corpi, identità, favolosità, al solo scopo di creare fette di mercato “pink”, invece che decostruire ruoli ed identità statiche. Attraverso l’istituzionalizzazione di una gay street in via Sammartini a Milano, viene strumentalizzata la presenza di soggetti lgbtq per coprire con il pinkwashing il disegno comunale di pulizia della città, pensando che aprire le porte al turismo omosessuale ricco, maschile e bianco possa essere sufficiente. Il modello per cui grandi opere ed eventi agiscono è lo stesso e mira all’arricchimento di pochi, a scapito di una collettività varia e molteplice: la corruzione dietro agli appalti, la speculazione sui terreni, l’incontrollabilità del settore edilizio come bacino di arricchimento, gentrificazione di interi quartieri e cementificazione di parchi ed aree agricole sono gli ingredienti che alimentano quel filo comune che lega Expo e Tav, Expo e Mose, Muos e Dal Molin. Sarebbe ingenuo, quindi, non vedere che questo legame ne sottende un altro: quello della repressione contro ogni forma di dissenso rispetto a queste maxioperazioni. I recenti arresti di tre compagni di Milano incarcerati con pesanti accuse, in continuità con quelli del 9 dicembre scorso e in concomitanza con l’offensiva estiva del movimento NoTav; i provvedimenti repressivi attuati contro centinaia di attivisti del movimento per il diritto all’abitare: tutti questi sono segnali che, tristemente, ne costituiscono ulteriore conferma. Assistiamo ad una tensione sempre crescente sul piano sociale e politico che è solo l’anticipo di quello che sarà l’autunno a livello nazionale. Ci troveremo infatti nel pieno del semestre italiano di presidenza Ue, le riforme autoritarie e liberiste del governo Renzi saranno in fase di realizzazione e a Milano comincerà la volata finale verso i sei mesi di Expo che si inaugurerà il 1° Maggio 2015. Il capoluogo lombardo diventerà, nostro malgrado, capitale italiana ed internazionale dello “sviluppo”, con il suo corollario di ricette e soluzioni per uscire dalla crisi: Expo2015 dovrebbe rappresentare tutto questo, un enorme contenitore dove c’è spazio per tutti e la cui modernità riguarda tutti. Ma noi abbiamo da tempo imparato a riconoscere e smascherare le menzogne, leggendo dietro gli slogan e la propaganda la continuità di quelle politiche economiche e sociali e di austerity che sventrano territori, privatizzano l’esistente, precarizzano vite, sfrattano corpi negando possibilità alternative di governo del territorio, risparmiano sul costo del lavoro e azzerano lo stato sociale. La sintesi del nuovo modello di società che ci aspetta si regge su tre pilastri: debito, cemento e precarietà in quantità sempre crescenti, e di questo Expo e le grandi opere diventano volano e simbolo, attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche per profitti privati. Non solo. Cresce la consapevolezza che dietro lo slogan vuoto “nutrire il pianeta” si confermino quelle politiche agroalimentari che negano accesso al cibo e all’acqua, impongono OGM e modelli alimentari utili solo alle multinazionali, tra i primi sponsor dei sei mesi dell’evento Expo 2015. Un altro dei maggiori finanziatori del mega-evento mostra in questi ultimi giorni il suo vero volto: lo Stato israeliano, che da settimane bombarda e devasta Gaza facendo strage della sua popolazione. Pensiamo che non sia un caso che usi ogni mezzo, apparato e utile occasioni per mistificare la sua natura di Stato occupante e terrorista, in affari con governi ed...

Con il popolo palestinese

  Bruciate la nostra terra bruciate i nostri sogni gettate acido sui nostri canti coprite di polvere il sangue della nostra gente massacrata coprite con la vostra tecnologia le voci di tutto ciò che è libero selvatico indigeno. Distruggete Distruggete la nostra erba e il nostro suolo radete al suolo ogni fattoria e ogni villaggio costruiti dai nostri antenati ogni albero,ogni casa ogni libro,ogni legge tutto ciò che è giusto e armonioso. Con le vostre bombe spianate ogni vallata con le vostre imposizioni cancellate il nostro passato, la nostra letteratura,la nostra metafora. Spogliate le foreste e la terra fino al punto che nessun insetto nessun uccello nessuna parola possa più trovare un posto per nascondersi. Fate tutto questo e anche di più. Non ho paura della vostra tirannia non mi dispererò mai perchè conservo un seme un piccolo seme vivente che custodisco e pianterò di nuovo. poesia palestinese Source: Genuino...

Mondeggi Bene Comune: le foto

…ed il video!   Source: Genuino Clandestino

Report Incontro Nazionale Roma

INCONTRO NAZIONALE GENUINO CLANDESTINO ROMA – 16/18 MAGGIO REPORT TAVOLI DI LAVORO       Il 16-17-18 Maggio si è svolto al Forte Prenestino di Roma l’Assemblea Nazionale della rete Genuino Clandestino. L’assemblea ha previsto la suddivisione nei seguenti sette tavoli tematici di lavoro: Terra Bene Comune: alleanze e sinergie tra le lotte in campagna e quelle in città Costruire comunità, riappropriarsi e rideterminare i territori La conpatibilità del contadino oggi: vecchie e nuove resistenze L’agricoltura e le minacce globali: dai Regolamenti Europei ai Trattati di libero scambio EU/US (TTIP) all’EXPO 2015 OGM: tutela della biodiversità e sovranità alimentare Lavoro bracciantile e caporalato in agricoltura L’allevamento: una sfida di compatibilità economica per un cibo sano (disponibile a breve…) A seguire un report sintetico per ciascun tavolo dei punti salienti delle discussioni e delle proposte emerse: [ in formato pdf scaricabile ] Tavolo 1 – Terra Bene Comune: alleanze e sinergie tra le lotte in campagna e quelle in città  Realtà presenti: Mercato Brado/ NoInc Terni, Re:Common, C.S.A. Oltrefrontiera Pesaro, Oltremercato Napoli, Zollenomadi Roma, Cantieri Comuni Manziana, Mondeggi, Terre Forti Catania, RiMaflow/Communia net, Opzione Zero Venezia, Amig@s Sem Terra Roma, Terre in Rivolta Roma, Giardinieri Sovversivi Roma, Terre in Moto Milano, CCampo Oriolo, TerraTerra Roma, Conf. COBAS Roma, No Grandi Navi Venezia, Fronte dell’Orto e Oltre La Crescita Roma, Làbas occupato Bologna.   Punti salienti: La partecipazione sostanziosa a questo tavolo, così come la numerosità delle vertenze aperte attorno a questo tema negli ultimi mesi dimostra un bisogno diffuso su tutti i territori di costruire e rafforzare sinergie tra realtà diverse accomunate dal comune obiettivo di difesa del territorio dalle speculazioni, e dalla volontà, come comunità locali in lotta di resistenza, di riconquistare il controllo su di esso per costruire alternative al modello dominante. Due sono gli elementi centrali di questa riflessione: 1) le lotte si vincono uscendo dall’isolamento della propria vertenza; 2) le lotte sono tante e diffuse su tutto il territorio nazionale, e nonostante le specificità di ciascuna si confrontano con una controparte comune che è il modello di sviluppo, fallimentare ed insostenibile Assistiamo ad una crescente diversificazione degli attacchi ai nostri territori, che vanno dalle politiche aggressive delle multinazionali, all’imposizione di grandi opere inutili, alla costruzione di centrali per la produzione di energia elettrica che non rispondono ai bisogni energetici dei territori ma alle logiche di profitto privato, etc.. . Nonostante la molteplicità delle forme di questi attacchi, la logica a cui essi rispondono è la stessa e, di conseguenza, chi lotta sui diversi territori, pur nella specificità dei casi, parla la stessa lingua dell’alternativa. Dal momento che ad essere colpita è la terra e, in senso più lato i territori, diventa fondamentale la costruzione di un ponte ed un’alleanza tra città e campagna, che sappia fare della difesa del territorio e della restituzione della terra alla sua funzione naturale il perno della lotta. Le forme in cui la costruzione di questo incontro tra città e campagna sono tante, e i mercati possono rappresentare momenti/opportunità centrali se: Diventano luoghi di discussione oltre che di commercializzazione Si riappropriano delle piazze, piano piano uscendo dai cosiddetti “luoghi protetti” Mantengono un carattere forte ed una pratica di conflittualità col modello della grande distribuzione, provando a praticare l’alternativa senza compromessi Assistiamo ad una fase in cui le infrastrutture sociali tradizionali (sindacati, partiti politici, gruppi religiosi, grandi associazioni di categoria etc..) dimostrano di aver fallito e di aver perso legittimità a rappresentare le istanze della gente. Esiste però una soggettività più diffusa che si autorganizza attorno a forme di protesta non ideologica e strutturata, ma dando prova di una disponibilità sociale alla partecipazione ma con forme e mofdi nuovi e destrutturati. Oggi le soggettività diverse si aggregano e vincono solo tramite le pratiche. In questo senso le battaglie di difesa dei beni comuni hanno un potere aggregativo forte che altre vertenzialità non hanno perché chiamano in causa bisogni di base ed esigenze di riappropriazione della propria vita. E’ sempre più evidente negli ultimi anni una disponibilità alla partecipazione e mobilitazione attorno al tema dei beni comuni, che rischia però dispersione e insularizzazione. E’ necessario riuscire ad intercettare e raggiungere questa disponibilità dispersa costruendo nuove relazioni umane e riuscendo a riaggregare attorno a forme di autogestione diretta dei beni comuni, senza mediazioni o compromessi, e dando grande rilevanza al processo di costruzione. Riteniamo che la chiave sia quella di promuovere forme di autonomia ed autorganizzazione per rivendicare, praticando: il diritto all’abitare dignitoso il diritto a garantirsi la sussistenza ed un’occupazione che non sia sfruttamento il diritto a mangiare un cibo sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente e delle persone il diritto a decidere della gestione del proprio territorio avvicinando i temi del lavoro, dell’abitare, della qualità del cibo, delle forme di distribuzione di esso, di come va vissuto il territorio e cercando legami tra tutte le vertenze specifiche su questi temi. Praticando forme di contestazione per rivendicare quanto sopra, i NO che caratterizzano le lotte di resistenza si trasformano in tanti SI, che sono funzione delle pratiche dell’alternativa intorno a cui le lotte di resistenza si costruiscono (es. dire che i NO TAV sono solo un movimento di resistenza è assolutamente limitante, perché una lotta che parte dall’opposizione al treno ma è diventata una proposta di riflessione e pratica di cosa può essere un diverso sviluppo). In questa fase storica in Italia assistiamo all’organizzazione e strutturazione di iniziative che sono emblematiche del nemico che cerchiamo di...

4-5 Luglio: ASPETTANDO GENUINO CLANDESTINO a Pesaro

Venerdì e sabato a Pesaro c’è “Aspettando Genuino Clandestino“, una due giorni organizzata dall’OltreMercato in collaborazione con Gli Infestanti, Csa Oltrefrontiera e Alternativa Libertaria. Vi aspettiamo! ASPETTANDO GENUINO CLANDESTINO – 4/5 luglio – Pesaro  evento fb: https://www.facebook.com/events/747324878665357/ VENERDI’ 4 LUGLIO dale 17 alle 22 OLTREMERCATO  prodotti della terra – arti contadine – autoproduzioni @Campo di Marte, Baia Flaminia SABATO 5 LUGLIO alle ore 15 VERSO L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL MOVIMENTO ‘GENUINO CLANDESTINO’ A PESARO incontro preparatorio con produttori ‘Genuino Clandestino‘ e realtà sociali del territorio @Csa Oltrefrontiera, via Leoncavallo per info: oltremercato@autoproduzioni.net  Source: Genuino...

Le foto dell’incontro nazionale di Roma

Alcune foto dall’incontro nazionale del 16-17-18 Maggio a  Roma Source: Genuino Clandestino

Mondeggi: una controdiffida

Il giorno 17 giugno arriva una lettera di diffida indirizzata al Comitato Mondeggi Bene Comune, a firma Provincia di Firenze, con la quale si “diffida ad astenersi da qualsivoglia iniziativa non espressamente autorizzata dalla proprietà dei terreni e dei fabbricati” alla quale opponiamo con forza una CONTRO-DIFFIDA Genuino Clandestino ovunque, 21 giugno 2014 Alla cortese attenzione di Provincia di Firenze Mondeggi srl. Sig. Tiziano Lepri Sig. Giano Giani OGGETTO: Recupero e riappropriazione comunitaria di terre pubbliche abbandonate e di fabbricati in rovina per mala gestione istituzionale. Diffida ad astenersi da qualsivoglia iniziativa non espressamente a sostegno delle azioni promosse dal Comitato “Verso Mondeggi bene comune”. Con riferimento all’ostinazione con la quale la morente Provincia di Firenze persegue, come suo ultimo obbiettivo prima di spirare, l’alienazione, oltre che di se stessa, dei terreni e dei fabbricati situati in Mondeggi, proprietà della srl Mondeggi in liquidazione, di cui la Provincia è socio unico, il movimento Genuino Clandestino, pur avendo raccolto con pazienza e indulgenza le istanze di funzionari e politici, deve tuttavia perseguire l’obbiettivo di sostenere ogni azione volta al recupero di un bene pubblico abbandonato prezioso come la terra in via di privatizzazione definitiva. Sulla base di tale premessa, per quanto vi sia stato finora un atteggiamento tollerante verso l’ostinazione e la testardaggine con le quali l’Ente pubblico in indirizzo si rifiuta di agire, in concordanza con la propria natura giuridica, secondo l’interesse della comunità, oltre che secondo il buon senso, oltre che secondo l’intelligenza di fare un gesto eroico in punto di morte, è ora necessario precisare come, al contrario, non sia possibile prestare acquiescenza ad ulteriori dimostrazioni di cocciutaggine, dovendosi in particolare manifestare assoluta contrarietà per ogni forma di sgombero coatto preventivo, quale quello preannunciato per le date dal 27 al 29 giugno con una lettera minatoria. In tale lettera si informa che “la Provincia di Firenze, nel caso in cui dovesse apprendere o verificare che terreni e /o immobili facenti parte del complesso di Mondeggi sono stati occupati ed utilizzati senza alcun titolo da terzi, in qualsiasi forma e veste, peraltro in presenza di tale espresso divieto, provvederà ad attivarsi per le opportune tutele davanti alle autorità competenti, al fine di far cessare gli abusi che comprimano in maniera illegittima il diritto di proprietà e perseguire chi ne sia responsabile.” Alla luce di tali circostanze e in considerazione del fatto che il Comitato “Verso Mondeggi Bene Comune” si propone in maniera legittima, e non illegittima, di restituire all’uso, e non all’abuso, terre e casolari abbandonati di proprietà pubblica, il movimento Genuino Clandestino si vede costretto a diffidare l’Ente in indirizzo – nonché i privati cui la presente è indirizzata in quanto firmatari della lettera minatoria – dall’utilizzare impropriamente la locuzione “proprietà privata” laddove è chiaramente corretto utilizzare la locuzione “bene comune” e altresì dal perseguire qualsiasi politica poliziesca e repressiva, in aperta contraddizione con la tanto millantata democrazia del dialogo, nei confronti di chi desidera soltanto prendersi cura di questo bene comune. Confidando nel senso di responsabilità di ciascuno si auspica che venga preso atto di quanto sopra e soprasseduto dal perseverare in iniziative contro il buon senso, la democrazia, il bene comune, l’intelligenza e la lungimiranza, e pertanto illegittime. Genuino Clandestino   Source: Genuino...